Il 6 Novembre è uscito su Amazon Prime Video, “Ferro”, un docufilm che racconta tutte le lotte combattute e vinte da Tiziano Ferro.
Dal bullismo subito a scuola, alla bulimia, alla depressione, all’omosessualità nascosta, al dimagrimento forzato per farsi firmare un contratto dai discografici, fino all’ultima battaglia vinta contro la dipendenza dall’alcol.
Un viaggio nella sua vita, attraverso le tappe principali della sua carriera. Dall’adolescenza nella città di Latina al suo viaggiare curioso e inquieto che lo porta a vivere prima a Londra e poi a Los Angeles.
“Ferro” è una testimonianza da parte di Tiziano per aiutare gli altri ma anche se stesso. Ci fa scoprire fragilità e sofferenze che non avremmo mai sospettato si potessero celare dietro al suo volto, apparso sempre sorridente e affabile.
“Ferro” è un inno alla rinascita. Una speranza per quanti si trovano ad affrontare i propri demoni.
Un invito a valorizzare le proprie cicatrici che hanno un ruolo essenziale nella vita di ognuno di noi. Nel bene e nel male.
Nel documentario si sottolinea l’impegno quotidiano che occorre per mantenere saldo l’equilibrio dei traguardi raggiunti ed il valore imprescindibile degli affetti. L’incontro e il matrimonio con Victor, il rapporto viscerale di Tiziano con la sua famiglia di origine e quello di fiducia artistica con il manager Fabrizio Giannini.
In “Ferro” c’è l’importanza della fede, nella riscoperta del rapporto del cantante con Dio, e il valore essenziale di quel coming out che lo ha reso definitivamente un uomo libero.
In questo film Tiziano racconta le proprie emozioni e le proprie fragilità, mettendo in luce una verità emotiva nella quale tutti ci possiamo identificare.
Una sensibilità fuori dal comune da parte di un artista sincero, come le sue canzoni, in grado di riconoscere che il vero cambiamento, ciascuno di noi, deve compierlo, in primis, per se stesso. Con tenacia, impegno e determinazione.
Esattamente come ha fatto lui.