E’ uscito, in anteprima su Repubblica.it, il Videoclip di Non sono più io il nuovo singolo di Jacopo Ratini, per l’etichetta Atmosferica Dischi.
Il singolo, presente su Spotify e su tutti i Digital Store, è in rotazione radiofonica da Venerdì 13 Gennaio.
La canzone è un inno all’accettazione della propria vulnerabilità, un profondo esame di coscienza e di consapevolezza che porta a domandarsi chi siamo veramente, nel tentativo di imparare a conoscersi e a riconoscersi nel proprio aspetto fisico, nei gesti e nei rituali quotidiani, nelle fragilità e insicurezze, ma anche nel coraggio di cambiare e nella forza di resistere nonostante le difficoltà. E come ogni atto rivoluzionario, la profonda conoscenza di se stessi passa attraverso momenti di sconforto, disequilibrio, cadute, risalite e accettazione.
Il Videoclip ha come protagonista un clown che ogni sera va in scena per far sorridere e divertire il proprio pubblico. Ma come vive i suoi momenti di malinconia un artista? Come gestisce il rapporto tra arte e vita reale? Si riconosce più nella persona che sta sopra o dietro al palco? Quali emozioni nasconde dietro la sua maschera? Forse far ridere gli altri, portandoli fuori dalla propria zona d’ombra e di tristezza, lo rende vivo; e così la malinconia dell’artista, che diventa anche la nostra mentre guardiamo il video, il modo in cui lui la vive, l’accetta e l’affronta, in qualche modo ci salva.
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– Canzone –
Testo e Musica: Jacopo Ratini.
Produzione Artistica: Jacopo Mariotti – Jacopo Ratini presso Atmosferica Dischi (Roma).
Voce e cori: Jacopo Ratini.
Chitarre, tastiere, drum programming, synth bass, cori: Jacopo Mariotti.
Mix: Francesco Lo Cascio (Shin Tokyo Sound – Roma ).
Mastering: Igor Pardini (Il Cubo Rosso Recording – Roma).
Etichetta/Label: Atmosferica Dischi.
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– Videoclip –
ArtGrid stock Footage by Azulroto.
Montaggio: Giacomo Citro – Jacopo Ratini.
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NON SONO PIÙ IO
Non sono più io mentre cammino per strada, mentre mi asciugo i pensieri da questa brutta giornata.
Non sono più io che perdo vita dagli occhi, mentre non voglio rischiare di dimenticarmi di me.
Non sono più io in questa guerra continua, che soffoca ogni secondo e non concede una tregua.
Non sono più io che se mi chiami per nome non mi vedi voltare.
E correrò ai ripari anche stavolta per difendermi.
Perché ho capito che non è una colpa essere vulnerabili.
Ma sono in piedi, ancora in piedi, mentre provo a fare pace con la mia parte peggiore.
Rimango in piedi, ancora in piedi e forse mi concedo di vivere come mi viene.
Non sono più io in questo mondo distratto, che non si accorge di nulla finché non sente lo schianto.
Non sono più io che se mi guardo allo specchio non rivedo me stesso.
E correrò ai ripari anche stavolta per proteggermi.
Perché ho capito che non è una colpa sentirsi fragili.
Ma sono in piedi, ancora in piedi, mentre faccio ancora a pugni con le mie contraddizioni.
Rimango in piedi, ancora in piedi e forse mi concedo di vivere come mi viene.
Non sono più io, non sono più io, non sono più io, non sono più io.
E correrò ai ripari anche stavolta per difendermi.
Perché ho capito che non è una colpa essere vulnerabili.
Ma sono in piedi, ancora in piedi, mentre provo a fare spazio alla mia parte migliore.
Rimango in piedi, ancora in piedi e oggi mi concedo di vivere come mi viene.
