Una mia amica mi racconta della sua frequentazione sui generis con questo ragazzo evanescente che da circa cinque mesi neanche la sfiora. Tante parole burrose, film sul divano, passeggiate col cane, carezze e baci che, spesso e volentieri, girano solo attorno alle labbra senza mai centrare il bersaglio. E quanto più lui non allunga la mano, tanto più l’orgoglio e gli ormoni di lei imprecano come atei. “Non ci sono più i maschi che ti inchiodano a letto e fanno schizzare le molle dal materasso” mi confida, sconsolata, “Se non gliela fai vedere sei snob, se gliela fai vedere sei una cagna, il vedo-non vedo li attizza ma li destabilizza. Non è semplice fare la femmina oggi!”. Le sue parole delineano il profilo di questi “nuovi maschi 2.0”: timorosi, eterni Peter Pan: chat su Facebook o whatsapp, una limonata grasso che cola; scopare? Solo se è indispensabile; meglio la formula “calcetto- stadio-amici-birretta-pippetta prima di andare a dormire”. Misantropi: le donne? Troppo impegno e troppi “accolli”…a piccole dosi. Fatta eccezione per la madre, icona emblematica dell’amore vero, unico. “Se incontro Edipo lo gonfio di botte!”. Omosessualità latente: effeminati, lunatici, mestruati, metrosexual. Ansia da prestazione diffusa: se e quando decidono di dartelo cominciano a rodarsi dalla quarta o quinta volta. “Anche il sano sesso è diventato un lavoro snervante e precario!”. La macchina la guidano e la posteggiano rigorosamente le femmine. “Il loro culo pesante rimane comodamente parcheggiato sul divano aspettando il nostro squillo sotto casa.”. “Il mondo si è capovolto o abbiamo semplicemente sbagliato noi donne ad iniziare a corteggiarli?” Richiamate all’ordine i vecchi ruoli che sono andati a puttane: “siamo noi quelle belle e loro quelli maschi.”.
[dalla Rubrica “Narratini” – Dicembre 2014]
4 commenti su “I Nuovi Maschi 2.0”
Dopo aver letto il tuo articolo, mi sono sentito molto etero. O forse molto poco. Comunque non ha importanza. La cosa importante è un’altra: il coraggio. Indispensabile per alimentare una qualsiasi relazione che possa degnarsi di questa definizione. Purtroppo, viviamo in un mondo di codardi, e mi convinco sempre più che ormai molti uomini (non tutti) abbiano perso le palle, e quelle stesse palle se le siano prese le donne (non tutte) che sembrano essere approdate a una più sana modalità di vivere i rapporti; senza sentimentalismi a sproposito e con la concretezza di chi ha consapevolezza di sé e del proprio desiderio (di vita o sessuale che sia, a seconda dei casi).
Il mio è un discorso che generalizza, anche se non si dovrebbe mai generalizzare, in questi casi. Però non faccio a meno di pensare di avercela, un po’ di ragione.
Andrea hai parlato di Coraggio. Condivido. Credo che l’importante sia essere consapevoli di fare del proprio meglio per vivere la nostra vita con Coraggio e Coerenza rispetto a ciò che desideriamo ed ai nostri obiettivi. Che si parli di Palle o di Ovaie… indistintamente!!!
…esatto! Il concetto è quello 🙂
Finchè i maschi continueranno a guardare al mondo Gay come ad un faro non vedo come la tendenza possa invertirsi. In ogni caso, meglio per me.