Il mio Paese ha le rughe.
Il mio Paese è genuflesso e bloccato dal “colpo della strega”.
Il mio Paese avrebbe bisogno di un buon chirurgo plastico e di un buon fisioterapista
ma non ne vuole sapere di farsi curare.
Il mio paese ha avuto un boom ma ora ha fatto “Boom!“
Il mio Paese è obeso perché è tutto un “magna-magna”.
Il mio Paese ha fatto traboccare il vaso ma si ostina a non chiamare un idraulico.
Il mio Paese è miope, presbite e astigmatico ma non vuole correggere la vista:
occhio non vede cuore non duole.
Il mio Paese, narciso, continua ad ammirarsi allo specchio da anni.
Il mio Paese si ostina a dire che la mafia non esiste ma chissà perché, in giro,
si continua a dire che il mio Paese è solo “Pizza, Spaghetti e Mafia”.
Il mio Paese non vincerà più un Oscar.
Il mio Paese non vincerà più un Nobel.
Il mio Paese continua a farsi dei clamorosi autogol.
Il mio Paese ha voluto morire, suicidandosi.
Il mio Paese ha messo la sporcizia sotto il tappeto
e ora si ritrova con la merda fino al collo.
Il mio Paese è caduto in letargo nel XX secolo e non si è mai accorto dell’arrivo del XXI secolo.
Nel mio Paese chi ha mangiato e rubato nel secolo passato, adesso ha la pancia e le tasche piene.
Il mio paese si è perso il libretto delle istruzioni.
Il mio paese ha superato la data di scadenza da anni.
Nel mio paese è notte fonda, da tempo.
Il mio non è un Paese per giovani.
(Dal Libro “Se Rinasco Voglio Essere Yoko Ono”: http://www.ibs.it/code/9788898149018/ratini-jacopo/se-rinasco-voglio-essere.html)